Lo sapevate che la Toma di Bossolasco è una delle tome piemontesi più antiche?
Non conoscevo la toma di Bossolasco e questo è uno dei motivi per cui amo la nostra rubrica #ticonsigliounformaggio. La passione per qualcosa va sempre a braccetto con una grande curiosità e voglia di scoprirne sempre di più. Voi non credete?
PROVA LE ALTRE RICETTE CON I FORMAGGI
La tuma di Bossolasco
Già Plinio il Vecchio ne decantava le caratteristiche a prova della sua origine così antica. Questa toma, della famiglia delle Robiole di Langa, è prodotta da latte intero crudo, misto vacca – pecora, dalla pasta molle e spessore sottile. Si può gustare fresco o semi stagionato ed è prodotta nel comune di Bossolasco e comuni limitrofi. Ma forse non sapevate un’altra sua particolarità e per scoprirla dovete andare subito a vedere il video di Chiara (link qui sotto)!
La mia ricetta
Questa volta non ho voluto lavorare il formaggio per mantenere la sua purezza e l’ho abbinato a due ingredienti piemontesi, questo bon bon parlerà in dialetto?
Ingredienti per circa 12 – 14 bon bon:
- 200 g di battuta di fassona
- 1/2 toma di Bossolasco
- 125 g di nocciole igp
- Sale q.b.
- Pepe q.b
- Senape q.b.
- Olio evo q.b.
Preparazione
SCOPRI LA PREPARAZIONE GUARDANDO IL VIDEO QUI
… “Stuzzichevole”!
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