La polenta è un piatto antichissimo, presente sin dai tempi dei Sumeri. Piatto povero ma super saziante, ne esistono diverse versioni che connotano bene il paese di provenienza.
La polenta, da sola si intende, ha un basso contenuto calorico (72 Kcal) e un bassissimo contenuto di proteine e ancor di più di lipidi. Ottima alternativa gluten free, può completare un piatto senza ripiegare sui soliti cereali.
Manco a dirlo, per me è un piatto unico e come tradizione vuole deve essere accompagnato dai formaggi o dal sugo con salsiccia e funghi: ed ecco non essere poi così tanto light, ma per me è un comfort food e nessuno me la tocchi!
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Polenta e Bërgonzòla
Tre lìter d’eva, 15 grama ‘d sal e ses etto ’d farin-a ’d melia, vërsà come la fìoca e toirand. Quand la polenta a stà per esse gavà dal paireul, ma a bërbòta ancora, as gionta n’etto o n’etto e mes ëd bërgonzòla e as lassa foinde toirand adasi për giutela a perdse andrinta. As versa ant ël tond dova a la speta na nos ëd butir e un pëssion ëd formagg gratà.
Polenta e gorgonzola
Tre litri d’acqua, quindici grammi di sale e sei etti di farina di meliga che verserete a neve nella pentola rimestando continuamente. Quando la polenta è quasi cotta aggiungete un etto o un etto e mezzo di gorgonzola, rimestando piano piano, per aiutarla a fondere. Servite nei piatti con una noce di burro e un pizzico di formaggio grattugiato.
Come usare quella avanzata?
La mia nonna paterna, di origine bergamasca, mi raccontava che la polenta era sempre presente e una volta avanzata veniva utilizzata anche come merenda con burro e zucchero o marmellata se si era fortunati.
Io amo gratinarla in forno, come potete vedere dalla foto in copertina, aggiungendo generosamente altro formaggio. Oppure tagliata a fettine e condite come delle bruschette. O ancora come QUESTI GOLOSI CESTINI con gorgonzola e noci.
Cotlëtte dij Bré
Tajé la polenta vansà an tante fëtte sutile: passeje ant ël bianch d’euv e ant ël pampist; saleje e rasateje ant ël butir.
Cotoletta alla moda dei Brero
Tagliate la polenta avanzata in tante fette sottili: passatele nel bianco d’uovo e nel pane pesto; salate e indorate nel burro.
E voi come amate mangiarla?
Le ricette in piemontese sono tratte dal libro di Camillo Brero “Ricettario di cucina piemontese”.
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