Il Sakè, bevanda simbolo della cultura giapponese, fu spillato per la prima volta ben 2000 anni fa ed era considerato la bevanda degli dei. Rappresenta un’importante eredità da portare avanti che ormai trova consenso in quasi tutto il Mondo.
Forse, può sembrare strano parlare di Sakè italiano, ma di certo non poteva trovare miglior “casa” del Piemonte: regione leader nella coltivazione e produzione di riso.
Ma procediamo con ordine e se si vuole partire dalle origini del riso, non si può che partire dall’Acqua….
IL CANALE CAVOUR
“L’acqua non si ferma mai…” queste le parole di Ombretta Bertolo, del Consorzio Oversesia, che racconta e spiega quale progetto ingegneristico incredibile sia il Canale Cavour. Camillo Bneso Conte di Cavour all’età di 22 anni si appassionò all’agricoltura e cominciò a bonificare i terreni. Dopo aver raccolto ben 3500 firme dagli agricoltori, nasce nel 1853 il Consorzio Oversesia, poiché egli riteneva fondamentale che la responsabilità del bene Acqua dovesse essere di ogni agricoltore e non dello Stato.
In 1000 giorni fu costruito questo Canale che ancora oggi viene studiato per la sua funzionalità, i suoi materiali ecc… Esso fornisce acqua non solo nel novarese e vercellese, ma anche in zone dove era più complicato arrivare e cioè fino al pavese e alla zona della lomellina. Questo sistema di irrigazione rappresenta un unicum in tutta Europa: sono 250 mila ettari in cui l’irrigazione avviene per scorrimento e sommersione senza sollevamento dell’acqua, sia per le particolarità geologiche del sottosuolo particolarmente impermeabile sia per la posizione geografica.
Un aspetto importante da sottolineare è che nelle nostre zone la coltivazione del riso non toglie l’acqua agli altri, infatti per legge il canale deve fornire un quantitativo fisso che è indipendente da quello utilizzato per il riso.
L’AZIENDA GLI AIRONI
“Un mare a quadretti”, così appaiono le risaie viste dall’alto nel periodo in cui vengono allagate tra metà aprile e metà maggio.
L’azienda de GliAironi è un’eccellenza del Piemonte, un lavoro di cinque generazioni per arrivare ad un prodotto incredibile. Quello che mi ha sorpreso maggiormente, dal racconto di Gabriele Conte (socio dell’azienda insieme a Michele Perinotti), è scoprire della scelta accurata e quasi manicale (in senso buono 🙂 ) del prodotto. Se per legge si può inserire in un pacco di riso circa il 2 – 3 % di fratture, in ogni paco de GliAironi non avrai alcuna frattura e troverai i chicchi provenienti dallo stesso lotto di terreno!
Vi invito a scoprire tutti i prodotti e la storia dell’azienda LEGGI QUI
NERO: IL PRIMO SAKE’ ITALIANO
Arriviamo finalmente a lui, il protagonista di questo racconto…. Nero nasce dall’incontro tra il riso nero integrale della qualità Penelope prodotto da GliAironi e l’arte nella mixology di Affini di Davide Pinto e EVHO.
L’idea de GliAironi di creare un Saké, molto diverso da quello giapponese, arriva circa 1 anno fa dalla passione e dalla continua ricerca di nuove espressioni del riso. Sperimentazioni, prove e controlli hanno portato oggi alla creazione di uno Spirit perfetto per la miscelazione.
Non fate l’errore di aspettarvi un’esperienza simile alla bevanda giapponese, perché le differenze sono molte.
Quella di NERO vuole essere un’interpretazione, solo ispirata dalla versione orientale, le cui note si avvicinano molto di più ad un qualcosa che il piemontese conosce bene: il Vermouth.
La prima grande differenza è la scelta del riso che gli conferisce il caratteristico colore nero ed un’altra sta nel processo di fermentazione. Infatti, mentre nella versione giapponese viene utilizzato il koji , nel caso dello “spirito piemontese” vengono utilizzati lieviti di birra selezionati. Provatelo e scoprite tutti gli aspetti che lo rendono un prodotto unico.
Ho potuto assaggiare dei cocktail preparati da Michele Marzella di Affini e associati ad alcuni piatti. Devo dire un’esperienza esaltante ed il mio preferito è stato di certo il cocktail Mango Matter (Sakè Nero, Rhum, Curry, Polpa di mango, lime)…
Se vi ho un po’ incuriositi, andate a scoprire il SITO e magari fate un salto da Affini per assaggiare questo nuovo prodotto tutto made in Piemonte!
Irene Prandi
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