“…Intanto la donna gli gridava: “Vattene via, non ho niente da darti!”
“Volevo solo chiederle un po’ d’acqua per la mia zuppa di pietra” le disse sorridendo.
La donna si sporse un po’ dalla finestra. “Hai detto zuppa di pietra?”
“Certamente, fece il vagabondo con fare furbo, io posseggo una pietra magica, mi serve solo un po’ di acqua”.
“Beh, un po’ di acqua te la posso dare” disse la donna, e andò a prenderne un secchio.
“Lei è proprio gentile”, disse il vagabondo,”mi faccia compagnia, dicono che la mia zuppa di pietra sia la migliore del mondo!”
La zuppa ha qualcosa di magico, di avvolgente, di condivisione. E lo penso sin da bambina nell’istante in cui ho ascoltato la famosa leggenda della zuppa di pietre (LEGGI QUI), la conoscete? Ho sempre amato zuppe, minestre, vellutate… Mi fanno sentire bene, mi fanno sentire di nutrirmi al meglio sfruttando al massimo le potenzialità degli alimenti e della Natura.
Allora scopriamo qualcosa in più sul loro Mondo….
Zuppa, minestra, vellutata… Quali sono le differenze?
Zuppa
Il nome “zuppa” deriva dal termine gotico suppa (XV – XVI sec.) che indica la fetta di pane, “fetta inzuppata”, che si usava mettere nella ciotola prima di versare il brodo. Infatti, nella zuppa non si ha la presenza di riso, pasta e cereali ma al massimo di crostini di pane ed ha una densità maggiore della minestra. Mentre i protagonisti indiscussi sono ortaggi e legumi. Ne esistono varianti in tutto il Mondo, sebbene si chiami più o meno nello stesso modo ovunque tu vada.
Minestra
Nonostante nel vocabolario il termine “minestra” indichi “vivanda di riso o pasta, in brodo con verdure e legumi, o cotta in acqua, scolata e condita”, è a tutt’oggi considerata una preparazione liquida in cui vengono cotte verdure, legumi, pasta e cereali in brodo.
Il termine risale al 1200 e significa “somministrare, servire a tavola, minestrare”. Molti sono i proverbi nati un po’ dallo stereotipo di “brodaglia” senza troppo sapore… Niente di più falso 🙂
Anche qui esistono molte varianti declinate secondo il background culturale. Pensate alle nostre minestre, al ramen giapponese, ai noodles in brodo cinesi…
Passato
E’ un’insieme di verdure, senza pasta, legumi o cereali, frullato ad alta velocità.
E’ consigliabile preferire un passa-verdure, come si faceva un tempo, poiché avrà una consistenza migliore e che potete calibrare a seconda delle “maglie” utilizzate. Inoltre, secondo me le verdure subiscono un minore “stress” 🙂
Vellutata
Differisce dal passato per due ragioni. La prima è nella quantità delle verdure: in questo caso sono previsti 2, al massimo 3, ortaggi.
La seconda è che in questo caso a fine preparazione si completi il piatto aggiungendo panna o tuorli d’uovo per conferire una consistenza più morbida e avvolgente.
Io, ad esempio, sbaglio perché spesso definisco vellutata anche se non utilizzo panna o altro…. 🙂
Crema
Viene definita una preparazione con un solo ingrediente principale, frullato, e legato da farina di riso o latte. Crema di riso, crema di zucchine, crema di fagioli ecc…
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