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Il fuoco ci ha resi umani

1 Ottobre 2018
fuoco

“Il fuoco garantisce calore nelle notti fredde;  è il mezzo grazie al quale prepariamo il cibo, perché non mangiamo niente crudo eccetto qualche frutto […] gli Andamani credono che sia il possesso del fuoco a rendere gli essere umani ciò che sono e a distinguerli dagli animali.”

(cit. Alfred R. Radcliffe-Brown)

Inizia così la prefazione del libro “L’intelligenza del fuoco” di Richard Wrangham,, studioso dei primati, che portò alla luce una nuova  teoria con la quale individuava il momento del “nostro diventare umani”.

Sebbene lo stesso Darwin riconosceva una grande importanza al fuoco come la più grande scoperta dell’uomo oltre al linguaggio, non si interessò molto a quale fu il primo controllo del fuoco. A partire dagli anni 50′ del 1900, si riconosceva nel consumo della carne uno dei momenti cruciali della nostra evoluzione… Ma mancavano alcuni passaggi.

Richard Wrangham, individuò nell’atto del cucinare con il fuoco  il vero passaggio che ci ha reso umani differenziandoci così dalle scimmie. Il fuoco ha permesso all’Homo Erectus di cucinare il cibo crudo rendendolo così più digeribile e apportando maggiore energia.

“noi essere umani siamo diversi da qualsiasi altra specie perché ci siamo adattati biologicamente a cucinare tutto ciò che mangiamo”  Richard Wrangham

Ma perché cuocendo i cibi abbiamo più energia?

Nonostante uno stesso alimento crudo e cotto abbia lo stesso apporto di calorie, la differenza sostanziale sta nell’assorbimento dei principi nutritivi. Con la cottura avviene una degradazione dal punto di vista molecolare trasformando le sostanze complesse in sostanze più semplice che, in questo modo, vengono assorbite più facilmente e in maggiore quantità dal nostro sistema digerente. Ecco spiegato facilmente perché riusciamo a trarre più energia da cibi cotti piuttosto che crudi. Inoltre, rendendo i cibi più morbidi e facilmente masticabili (i primati passano quasi tutto il giorno a masticare foglie ecc…!!) rende meno faticoso il nutrirsi con meno dispendio di energia.

Una chiara testimonianza sta nelle differenze morfologiche tra Homo erectus e Austrolopitecho. Infatti, nel primo si ha una sensibile diminuzione della grandezza dei denti, bocca e mascella e una crescita considerevole dell’area cerebrale.

Tutto questo per spiegare l’importanza straordinaria dell’elemento del fuoco nella nostra vita: una fonte di calore e protezione, di nutrimento, di simbolismo e tradizione, di cultura e identità.

Parlando di metodi di cottura, anche se non si hanno fonti certe, sembra che il primo metodo anticamente sia stato  l’arrosto su fuoco e braci. Come per l’elemento dell’acqua, anche per il fuoco sceglierò di parlare di alcuni metodi di cottura… Quelli che utilizzo di più, quelli che reputo più interessanti per ottimizzare il vostro tempo in cucina.

Per continuare il viaggio tra le cotture, domani vedremo la cottura al salto! Vi aspetto 🙂

 

 

Cenni bibliografici

L?intelligenza del fuoco 

Dal mio blog leggi anche

La cottura vien sperimentando…

Cottura in acqua… che ridona la vita!

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