La preparazione “a beccafico” è tipica della cucina siciliana. Qui realizzata con le melanzane. ma solitamente più conosciuta con le sarde…
Ma da dove deriva questo termine “a beccafico“? Il nome del piatto deriva dai beccafichi volatili della famiglia dei Silvidi. In passato i nobili siciliani li consumavano, dopo averli cacciati, farciti delle loro stesse viscere e interiora. Il piatto era gustoso ma inavvicinabile al popolo in quanto bene di lusso. I popolani siciliani ripiegarono quindi sulle materie prime che potevano permettersi ovvero le sarde. Per imitare il ripieno d’interiora si pensò di utilizzare la mollica di pane, i pinoli e poco altro. (cfr. Wikipedia)
La versione che qui vi presento è stata realizzata con una contaminazione molto golosa realizzata per un progetto in collaborazione con la Mortadella Bologna IGP. Cliccate e scopritela 🙂
… “Stuzzichevole”!
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