“ricorda che il parrozzo aggiunge un filo alla trama della vita”
Può un piatto raccontare la storia di un luogo e delle persone che lo vivono?
La risposta è senza dubbio sì, anzi ne è uno degli strumenti più potenti per tramandare nelle generazioni ciò che non si dovrebbe dimenticare: a quale luogo apparteniamo.
In molti sanno che questo dolce è tipico della zona di Pescara e soprattutto diffuso nel periodo natalizio, creato dal pasticcere Luigi D’Amico per l’amico Gabriele D’Annunzio intorno al 1927.
Ma le radici di questo dolce sono antiche e trovano vita nelle società contadine. Infatti il “pan rozzo” era un tipico pane realizzato dalla meno pregiata farina di mais e cotto nel forno a legna.
Nella sua versione dolce l’utilizzo delle uova ricordava il giallo del mais e la finissima copertura di cioccolato richiamava il “bruciacchiato” della cottura a legna. E anche nella sua forma a cupola si voleva conservare come un tesoro la tradizione che a gran voce parlava di racconto e memoria.
E se non appartieni a quel luogo? La strada per conoscerlo per me è la ricerca dei gusti e dei piatti che lo caratterizzano. Come sempre però mi ritrovo a pensare a come rendere un po’ mia questa ricetta, a far diventare pagina del libro della mia vita un pezzetto di Abruzzo: versioni mini pensando al Natale e quindi a regalare una coccola golosa (non c’è regalo migliore di quello fatto in casa) e impreziosito dallo zafferano per rafforzare quel giallo che tanto sa di vita e energia. Ok, proviamoci!
Ingredienti:
- 8 uova
- 150 g di mandorle spellate
- 1 bustina di zafferano
- 150 g di zucchero + 2 cucchiai
- 100 g di farina di semola
- 100 g di fecola
- ½ bustina di lievito per dolci
- 120 g di burro
- 250 g di cioccolato fondente
- 2 cucchiai di latte
- Qualche goccia di limone
Preparazione
Fate tostare leggermente in forno a 160°C le mandorle e poi frullatele con due cucchiai di zucchero fino ad ottenere una farina.
Lavorate i tuorli con lo zucchero e lo zafferano. Una volta che il composto risulterà spumoso, aggiungete un po’ per volta le farine, il lievito e il burro a pezzetti a temperatura ambiente.
Per ultimi, incorporate delicatamente dal basso verso l’alto gli albumi montati a neve ben ferma (con qualche goccia di succo di limone).
Ora imburrate le cocottine e infornate a 180°C per circa 30 – 40 minuti.
Mettete su una gratella a raffreddare.
Una volta fredde i “parrozzetti”, ricopriteli con il cioccolato sciolto a bagnomaria con due cucchiai di latte. Mettete in frigorifero e buon Parrozzo!
… “Stuzzichevole”!
No Comments