La Val d’Ossola è una valle estesa della zona Verbano – Cusio – Ossola, il cui nome sembra risalire al II sec. d.C, e racchiude piccoli gioielli naturali da scoprire.
La Val d’Ossola dista circa 2 ore e mezza da Torino, perciò ne approfitto sempre d’estate per organizzare delle gite di una giornata per scoprire una zona poco conosciuta ma che offre delle meraviglie.
Qui sotto vi propongo le mie gite che possono essere degli itinerari interessanti che potete provare e, perché no, arricchire con delle vostre scoperte che vi invito a condividere!
Itinerario 1
Orridi di Uriezzo e Marmitte dei Giganti
Gli Orridi di Uriezzo, situati nella Valle Antigorio, sono il risultato dell’erosione dell’acqua dei torrenti che in migliaia di anni si sono sciolti dal Ghiacciaio del Toce. Oggi possiamo ammirare questo capolavoro naturale grazie al “letto” formatosi e che permette di attraversarli a piedi facilmente. Un vero e proprio canyon roccioso che nasconde piccoli angoli, cascate e quanto di più bello la natura ha da offrire.
Gli Orridi visitabili gratuitamente ed indicate da segnaletiche sono tre: l’Orrido Sud, da molti considerato come il più bello e spettacolare, lungo circa 200 metri e profondo da 20 a 30 m; l’Orrido Nord-Est, molto stretto in alcuni punti, è lungo circa la metà del primo e profondo 10 metri; l’Orrido Ovest, meno caratteristico degli altri due ed indicato per i più esperti, che si trova a lato della mulattiera che da Uriezzo sale verso la strada statale tra Baceno e Premia.
Per accedere agli Orridi ci sono tre punti: Premia, Baceno e Virampido. Io ho optato per Premia e secondo me è il punto migliore.
Premia: è l’accesso più consigliato. Subito dopo l’abitato di Premia si segue la deviazione per Crego e Uriezzo fino a raggiungere l’imponente parete di Balmafredda, frequentata come palestra di arrampicata sportiva. Da qui si segue la strada di destra (in direzione di Uriezzo). Lasciata la macchina al termine della strada asfaltata, vicino al caratteristico oratorio di Santa Lucia, si prosegue solo a piedi seguendo la segnaletica escursionistica realizzata con frecce gialle. Al primo Orrido (Orrido Nord-Est) si accede dopo pochi metri in corrispondenza della fenditura nella parete rocciosa subito dietro la prima casa in pietra ristrutturata. Per l’orrido principale (Orrido Sud) si prosegue invece in leggera discesa lungo la strada sterrata fino ad un pannello informativo che ne segnala l’ingresso. All’uscita dell’orrido sud si prosegue fino al ponte di Maiesso per ammirare le caratteristiche Marmitte dei Giganti lungo il corso del Toce. Tempo di percorrenza (andata e ritorno) dall’oratorio di Santa Lucia 35 minuti per la solo visita dei due orridi, 1 ora e 10 se si scende fino a Maiesso per vedere anche le Marmitte dei Giganti[1].
Attenzione: non fate come me che riesco sempre ad imboccare il sentiero più faticoso. Infatti, sul sentiero iniziale si può incontrare una piccola deviazione e raggiungere il ponte da cui c’è una bellissima vista. Vi consiglio però poi di tornare indietro e continuare sul sentiero consigliato a meno che vogliate attraversare il bosco in discesa con un dislivello significativo (e dire ciao alle vostre ginocchia). Quel sentiero vi porterà direttamente alle Marmitte dei Giganti. Il percorso è comunque ad anello quindi non vi potete perdere.
Baceno: si segue la mulattiera in parte lastricata e in parte scavata nella viva roccia, che dalla Chiesa monumentale di San Gaudenzio scende alla frazione Verampio. Poi ad un bivio segnalato da frecce escursionistiche, si prende un sentiero a sinistra che dapprima attraversa in piano una zona di bosco terrazzato e ormai inselvatichito, quindi in leggera discesa scende ad incrociare la pista di servizio al metanodotto nel tratto che corre parallela all’Orrido Sud.
Le Marmitte dei Giganti sono uno dei spettacoli naturali più belli che abbia mai visto. Sono delle conformità rocciose particolari createsi dalla potenza erosiva dell’acqua e attraversate da una cascata. Fate molta attenzione ad avventurarvi sulle rocce, la corrente è molto forte.
Gli Orridi sono gratuiti e percorribili tutto l’anno a parte i mesi invernali. Il periodo migliore è la primavera per ammirare gli alberi in fiore, ma nei mesi estivi vengono organizzate anche visite guidate o trekking —> SITO
Domodossola
Quando organizzo le mie gite prevedo sempre per il pomeriggio delle visite più leggere e questa zona è ricca di bellissimi borghi, tra cui la bellissima (forse sottovalutata) Domodossola.
Domodossola è il centro principale della val d’Ossola e si trova nella piana del fiume Toce, dove si incontrano val Bognanco, val Divedro, valle Antigorio-Formazza, valle Isorno e val Vigezzo.
Potete facilmente parcheggiare nelle vie limitrofe al centro storico e raggiungerlo a piedi in breve tempo.
Il centro storico, che richiama il periodo medioevale, si snoda in piccole e tortuose viuzze che confluiscono in alcune piazzette: la principale è Piazza del Mercato (inaugurata nel 917 d.C.) circondata da portici quattrocenteschi ed edifici dai particolari rinascimentali tra cui Palazzo Silva, famoso per le incorniciature delle finestre realizzate in marmo di Crevola.
Avventurarsi tra le viuzze è molto divertente e trovare scorci da fotografare è semplice. Qui i colori e la cura degli abitanti nell’abbellire i loro balconi con fiori di ogni sorta rendono Domodossola davvero un piccolo gioiello.
Ma il racconto di Domodossola continuerà in altre gite, perché c’è molto da scoprire nelle sue vicinanze!
Itinerario 2
Lago d’Antrona
Posso tranquillamente affermare di essermi innamorata di questo luogo magico, tanto che ci tornerò anche quest’anno. Sto parlando dello spettacolare Lago di Antrona.
Il Lago di Antrona è un bacino naturale creatosi da una frana avvenuta nel 1642 che provocò l’allagamento di quell’atea.
Arrivati nei suoi pressi, trovate un’ampia area dove parcheggiare e a pochi metri l’Albergo Ristorante Lago Pineta, dove si accede al percorso del lago lungo circa 3 Km (1 oretta circa di percorrenza). Per chi non ha voglia di faticare troppo, si può passeggiare intorno al lago percorrendo il sentiero fatto di ponticelli e alcune zone dove fermarsi per un picnic e godere della freschezza delle acque del lago immergendo i piedi.
Per i più avventurosi, il sentiero mostra una deviazione che vi conduce fin sotto la cascata percorrendo ponti sospesi e mostrando un paesaggio pazzesco. Questa parte del percorso prevede molti gradini, quindi sconsigliato a chi possiede passeggini o ha difficoltà motorie. Il percorso è tutto segnalato e riporta all’Abergo e, come sempre, l’ultimo tratto è stato un coraggioso passaggio in un “giardino” di rocce, ma secondo me ne esiste uno più agevole!
Io ho un debole per le meraviglie della natura che siano cascate, grotte ecc… Questo è di certo uno dei posti più belli scoperti negli ultimi anni.
Aggiornamento Agosto 2022: a causa di una frana al momento il percorso è limitato. Non si può raggiungere la cascata, ma potete comunque fare una passeggiata intorno al lago fino ad un certo punto e tornare indietro. Potete fare un bel pic nic o mangiare al ristorante consigliato qui sotto.
Albergo Ristorante Lago Pineta
E dopo una bella camminata, ci si merita anche un buon pranzo. E quello all’Albergo Ristorante Lago Pineta è stato ottimo. Io ho optato per la polenta con gorgonzola: polenta rustica inondata da una golosa crema di gorgonzola. Il mio compagno, invece, ha scelto tajarin ai funghi porcini di cui parla ancora oggi (anche per quelli torneremo lì quest’estate)! I prezzi buoni e vi consiglio assolutamente di prenotare perché§ è sempre pieno e fanno anche più turni.
Questa struttura dove il legno è il leitmotiv del luogo, prevede anche delle camere per soggiornare.
Insomma una gita che merita davvero il viaggio!
Vogogna
Una giornata così splendida non poteva trovare miglior conclusione della scoperta di Vogogna, uno dei borghi più belli d’Italia.
Sulla via principale del paese trovate un’insegna che segnala il borgo e potete parcheggiare nei suoi pressi. Un suggestivo sentiero alberato e ben lastricato, che vi condurrà al borgo, fa già intuire la bellezza e la cura di questo luogo. Ricorda lo stile proprio della zona, fatto di viuzze e scorci incantevoli e inaspettati. Molto carina la visita al Castello Visconteo al cui interno trovate plastici e reperti dell’epoca romana. Salendo poi in cima al suo torrione, avrete una vista pazzesca da cui è visibile tutto il borgo.
Passeggiare in borghi così antichi dà sempre quella sensazione di essere catapultati indietro nel tempo e avere l’illusione di sentire suoni e voci del passato.
Alla prossima con altre gite alla scoperta del Val d’Ossola della vostra #unagolosapercaso!
No Comments