cibi afrodisiaci
Antipasti Psicologia del gusto

I cibi afrodisiaci tra realtà e simbolo

Ogni volta dico a me stesso che è l’ultima volta, ma poi sento il profumo della sua cioccolata calda… Le conchiglie di cioccolato! Così piccole, così semplici, così innocenti. Pensai: oh, solo un piccolo assaggio non può far niente di male! Ma poi scoprii che erano ripiene di ricco, peccaminoso…” “…E si scioglie… Dio mi perdoni, si scioglie così lentamente sulla lingua e ti riempie di piacere!…”.”
(dal film Chocolat)

Sin dai tempi antichi, molti cibi sono stati associati a prodigiose proprietà che riuscivano a favorire l’accrescere del piacere e del desiderio. I cibi detti afrodisiaci venivano riconosciuti tali per alcune caratteristiche:

  • Per la produzione di calore, come nel caso di pepe e peperoncino, inteso anche come energizzante, come il ginseng;
  • per le proprietà nutrizionali (pesce azzurro, parmigiano reggiano…);
  • Poiché associati alla riproduzione, emblematiche le uova;
  • Per la loro forma e colore riconducibili agli organi genitali, come le ostriche, mele, pere…
  • Alimenti esotici per i loro aromi e gusti intensi.

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Ma quindi i cibi afrodisiaci esistono?

La risposta è no, i cibi afrodisiaci non esistono e lo dimostrano le ricerche.

Sebbene non sia stato dimostrato un ruolo specifico e misurabile nell’aumento della libido o nello stimolo degli organi genitali, credo che si tratti più del significativo che noi attribuiamo a quel cibo. Ad esempio, la prima cena condivisa, il dolce preferito…

Ed esistono cibi che, proprio per alcune loro proprietà (basti pensare al cioccolato che produce endorfine), riescono a contribuire all’atmosfera passionale di una serata speciale..

E poi, c’è anche il “come”

Avete mai notato come cambia mangiare un piatto con le mani, invece che con le posate? Da una parte, si utilizza il senso del tatto molto importante in una relazione ma che, ad esempio, mangiando normalmente viene poco usato.

Dall’altra, gesti come “imboccarsi a vicenda” sono carichi di simbolismo ed erotismo. In quel semplice gesto c’è tutto: il consenso, il desiderio, il donarsi, il ricevere, il prendersi cura dell’altro, il perdersi solo per pochi attimi nell’altro…

Infatti, non è un caso se la ricetta che vi propongo si mangia con le mani e può essere condivisa vicendevolmente.

Anche il gusto ha una componente tattile, quindi scegliere cibi con una particolare texture (salsa al cioccolato, crema di avocado se scegliamo la “scioglievolezza” o crumble, nachos e simili, cialde di cioccolato… se optiamo per la croccantezza) può essere un’ottima scelta

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La mia ricetta: Yin e Yang della passione

Il concetto di yin (nero) e yang (bianco) ha origine dall’antica filosofia cinese, molto probabilmente dalla dualità notte-giorno. I concetti di “yin” e “yang” si riflettono anche in ogni aspetto della natura. Lo Yin rappresenta anche l’oscurità, la luna, la terra, l’acqua e il femminile. Mentre lo Yang, la luce, il sole, il cielo, il fuoco e il maschile. (preso da Wikipedia)

Proprio questa dualità ha ispirato questo piatto a cui ho voluto accostare i nostri sapori preferiti che richiamano la cucina tex – mex. Trovo che sia una cucina piena di energia e sensualità, forse proprio per i suoi colori e le sue note speziate!

Ingredienti:

  • 1 avocado maturo
  • 1 lime
  • 1 peperone
  • 1 cipolla
  • 300 ml di passata di pomodoro
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • Peperoncino fresco o in polvere
  • Cumino 1 cucchiaino
  • 1 cucchiaio di aceto
  • Olio di semi q.b.
  • Sale q.b.
  • Nachos

Preparazione

Per la salsa di pomidoro piccante (questa meglio se preparata il giorno prima): in una pentola, rosolate la cipolla tritata finemente con un filo d’olio. Unite le spezie e tostate leggermente. Aggiungete anche il peperone tagliato a pezzi piccolissimi, lo zucchero e il pomidoro. Regolate di sale e cuocete per circa 20 – 30 minuti.

Per la crema di avocado (da prepare all’ultimo!!!): in un frullatore, mettete la polpa di avocado, il succo di lime e un pizzico di sale. Mentre frullate, incorporate a filo l’olio un po’ alla volta. Quando raggiungete la densità desiderata, regolate di sale e di lime a paicere. Se preferite una consistenza più grezza, potete usare una forchetta invece del frullatore. A voi la scelta!

Accompagnate le due salse con i nachos. Se volete prepararli voi, potete tagliare in spicchi delle tortillias fresche e ungerle leggermente d’olio. Trasferite poi su una leccarda rivestita di carta forno e passate in forno caldo a 200°C per circa 5 – 7 minuti…

… “Stuzzichevole” passione!

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