«Si era accorto al tramonto, passeggiando con la ragazza, che il fumo formando angolo retto con le ciminiere filava diritto verso le Alpi» (Eugenio Barisoni, I camminanti, Vallecchi)
Almeno una volta all’anno ho la fortuna di scoprire le bellezze di Novara e dintorni… Quanto ancora da scoprire e assaggiare… Non vedo l’ora di tornare a trovarti.
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Cupola di San Gaudenzio
In ogni luogo esiste almeno un simbolo che si innalza verso il cielo per essere una guida ai passi di chi esplora la città e racchiudere in sé la storia di una comunità. Per Novara questo simbolo è di certo la Cupola di San Gaudenzio, progettata e realizzata dall’architetto Alessandro Antonelli (sì, proprio lo stesso della Mole Antonelliana di Torino). Si potrebbe quindi pensare che la Cupola dati la sua nascita molto in là nel tempo e, invece, fu costruita molto dopo rispetto alla Basilica datata 1590. Dal 1841, momento in cui fu presentato il primo progetto, la Cupola vide la sua conclusione nel 1878 con il posizionamento in cima della Statua del Salvatore, opera del milanese Pietro Zucchi.
Potete raggiungere “la vetta” grazie ad un ascensore che vi porterà a ben 24 metri di altezza alla sorprendente Sala del Compasso. In questa sala, è custodito l’enorme compasso con cui Antonelli preparò le drime per la costruzione della Cupola.
Non potete davvero perdere la vista dalla città immersi tra colonne e decorazioni floreali in pieno stile neoclassico che circondano Il campanile della basilica firmato Benedetto Alfieri di epoca settecentesca.
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Duomo
A passeggio tra le vie del centro, si arriva al Duomo di Novara. Purtroppo non sono ancora riuscita ad entrare (quindi occhio agli orari!), ma ho potuto calpestare una piccola pietra triangolare, proprio lì accanto, poiché si dice porti fortuna (un po’ come per il Toro sotto i portici di Piazza San Carlo a Torino).
Quello che potete ammirare oggi è il Duomo in stile neoclassico (anche qui troviamo lo zampino dell’Antonelli) che sostituì il primo Duomo in stile romanico risalente al XI e XII secolo. Il Duomo racchiude diverse opere di diversi artisti, opere che risalgono al medioevo (potete vedere un mosaico risalente a quel periodo), addirittura nel Museo Lapidario sono custodite opere dell’età etrusca, romanica e paleocristiana. Fino ad arrivare ad arazzi fiamminghi… Insomma, uno sccenario sorprendente tutto da scoprire!
Il Broletto
Questo è il mio luogo preferito, forse perché inaspettato, forse per la sua atmosfera piena di storia e leggenda. Il Broletto, posto davanti al Duomo, è costituito da edifici costruiti in momenti diversi dal XIII al XVIII secolo. Quello più antico è il Palazzo dell’Arengo costituito da un portico con archi e la cui facciata riporta un fregio del 1460 in cui si possono distinguere ancora stemmi e scene di quelli che potrebbero essere romanzi cavallereschi. Abbiamo poi il Palazzo del Podestà costruito, invece, tra il 300′ e 400′. Oggi qui risiedono i Musei Civici e la Galleria d’Arte Moderna.
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Molto altro potete scoprire a piedi o in bici, qui sotto alcuni riferimenti utili per innamorarvi di questa città 🙂
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