Eccomi ad Agliè, davanti al suo Castello in una sera invernale. Nonostante il buio e il freddo pungente, non vedo l’ora di entrare e sapere un po’ della sua storia…
Agliè. C’è sempre qualcosa di suggestivo nel camminare per le stanze di un castello, scoprendo i suoi segreti e la sua storia. Osservare a occhi sbarrati per lo stupore e cercare di immaginare i balli, le cene, i vestiti sontuosi e desiderare intensamente una macchina del tempo… Mi è sempre piaciuto scoprire ogni piccolo dettaglio della vita di quei tempi dalle stanze arredate: oggetti, tessuti, colori, piatti, dipinti, tutto ciò che può riportarti indietro nel passato. Perciò se ti danno l’opportunità di visitare un bel castello, non puoi che dire sì! Castello di Agliè arrivo.
Parte del circuito dei Castelli del Canavese, dal 1997 il Castello di Agliè entra a pieno diritto nelle Residenze Sabaude sito UNESCO.
Ma ecco un po’ di storia:
“Forte medievale posizionato strategicamente a difesa della zona, deve le sue maggiori trasformazioni al Conte Filippo della casata San Martino. Amante dell’arte e dell’architettura, commissionò ad Amedeo di Castellamonte le due gallerie, la Cappella di San Massimo e il restyling della facciata del giardino.
Dopo un periodo di rinnovamento, il Castello subì 100 anni di abbandono alla morte del Conte Filippo avvenuta nel 1667.
Il Castello fu in seguito acquistato dai Savoia da Carlo Emanuele III per il figlio prediletto Benedetto Maria Maurizio Duca del Chiablese dove andò a vivere con la moglie Marianna. Anch’egli chiamò un architetto, Ignazio Birago di Borgaro che apportò modifiche settecentesche al Castello.
Dopo un periodo sotto l’egemonia napoleonica, il Castello tornò ad essere proprietà Savoia con Carlo Felice e Maria Cristina di Borbone. Nel 1800, il castello vide nuovi allestimenti, in particolare nelle due gallerie d’arte dove grazie alle arti diplomatiche di Maria Cristina si possono ammirare tutt’oggi sculture anche “della parte Savoia – Carignano della famiglia”.
Poiché non aveva eredi, alla morte di Maria Cristina di Borbone, nel 1849, il castello venne donato a Carlo Alberto di Savoia – Carignano. Il castello passò poi al figlio di Carlo Alberto, Ferdinando Duca di Genova e per ultimo a Tommaso di Savoia – Genova che vendette il castello allo Stato Italiano nel 1939. Da quel momento iniziò la sua vita museale.”
La visita è una continua scoperta di stanze che portano i segni dei vari passaggi dei regnanti e dei loro periodi storici; un percorso che gira tutto intorno al cortile di San Massimo rivelando una struttura complessa e inaspettata.
Le immagini non rendono giustizia alla bellezza di questo castello davvero da riscoprire. Non posso e non voglio rovinarvi la sorpresa, perciò Vi consiglio vivamente di visitarlo, ricordandovi di quanto sia importante conoscere i propri luoghi e la propria storia perché fa parte della nostra identità.
INFO:
Castello di Agliè
Piazza del Castello 1
Giorni di apertura: dal giovedì alla domenica
Orari: dalle 8.30 alle 19.30
Telefono: 0124 330102 (chiamare per assicurarsi l’effettiva apertura del castello)
Un grazie a Turismo Torino e Provincia e ai compagni giornalisti e blogger per la bella esperienza 🙂
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