“Egao wa hamigaki no yo na mono mainichi mainichi migakanakya” (Proverbio giapponese)
Il sorriso è come uno spazzolino. Devi usarlo spesso per mantenere i denti puliti.
Sorprende sempre e affascina molti questo modo “zen” di affrontare la vita… Con filosofia diremmo noi italiani.
Oggi si può dire con certezza che il Giappone non è poi così lontano. Mi viene in mente come da piccola non si sapesse cosa fosse la salsa di soia (shoyu), mentre oggi la puoi trovare in ogni più piccolo supermercato. Ovunque le contaminazioni culturali e gastronomiche pervadono i nostri usi e costumi. Purtroppo spesso ci illudiamo di consumare o di conoscere davvero la cultura di un paese straniero senza esserci stati. In pochi abbiamo la fortuna di avere autentiche fonti di informazioni o di aver avuto esperienze “sul campo”. Quindi ci accontentiamo a volte di false promesse in particolare nella ristorazione.
Ciò che però è autentica è la passione e la voglia di sperimentare nuovi sapori e perché no, di provare a contaminare piatti che normalmente avrebbero un altro gusto, un’altra connotazione. Io uso molto prodotti orientali e questa ricetta nasce un po’ così… Istintiva, nostalgica e fresca… Alla ricerca di un sapore che vorresti fosse tuo, scritto nella tua identità.
Ingredienti per 4 persone:
- 4 tranci di salmone
- 2 – 3 cucchiai di shoyu (salsa di soia)
- Succo di 2 arance
- 10 g di zenzero fresco
- 1 cipollotto piccolo
- 1 cucchiaio di mirin o aceto bianco
- ½ peperoncino
- Sesamo q.b.
- Olio di semi q.b.
Preparazione
Pulite il salmone privandolo della pelle e della parte centrale delle spine. Ricavate dei cubetti all’incirca della stessa dimensione.
Mettete il salmone a marinare per 20 minuti in un’emulsione ottenuta mescolando la salsa di soia,, il succo di arancia, lo zenzero fresco grattugiato, il peperoncino tritato e privato dei semi, il cipollotto affettato e il mirin.
In un wok, in poco olio di semi scottate i cubetti di salmone su ogni lato e poi sfumate con due cucchiai dell’emulsione utilizzata per la marinatura. Per ultimi, unite i semi di sesamo e servite…
…”Stuzzichevole”!
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