Grande dilemma: Focaccia di Recco o Farinata? Farinata o Focaccia di Recco?
Per deciderlo una sfida a colpi di impasto e di assaggio ha avuto luogo il 3 dicembre 2013 alla Focacceria Sant’Agostino in via Sant’Agostino 6 a Torino.
Chi è di Torino conosce bene questo luogo di sublime bontà che porta un pezzo di tipicità ligure nelle strade della città in ben tre punti del centro: via Lagrange, Piazza Castello e in via Sant’Agostino appunto.
Biagio Palombo, meglio noto come Biagio della Baracchetta di Recco, e il maestro panificatore Vittorio Caviglia hanno svelato i loro segreti per cucinare la vera focaccia di Recco e la farinata ligure raccontati con il luccichio negli occhi della passione. Una passione fatta di lavoro, sacrificio e amore.
La Focaccia di Recco
Se l’apertura della Baracchetta risale al 1975, l’origine della Focaccia di Recco è ben più vecchia. Infatti la sua creazione risale al dopoguerra tra gli anni 50′ – 60′.
Sul sito del locale trovate le ricette ma io vi svelerò alcuni segreti importanti per cucinare e mangiare un’ottima focaccia di Recco:
- gli ingredienti, di ottima qualità, sono pochi e semplici. Il segreto sta nel tempo di riposo dell’impasto non lievitato che l’esperienza rende la cosa più facile di questo Mondo (per noi un po’ meno)!
- l’impasto molto elastico si tira con le mani, in superficie non è un problema se si forma qualche forellino anzi è meglio.
- stracchino di alta qualità sia lombardo che piemontese.
- forno a 270° – 280° per 5/7 minuti, ma attenzione la temperatura deve essere più forte sotto e meno alta sopra.
- la vera focaccia di Recco è rotonda, diffidate delle imitazioni!
- il giusto modo di assaporarla è piegare la fetta e mangiarsela con gusto!
Ed ecc o il meraviglioso risultato, che peccato che non l’abbiate assaggiata. Io ne ho fatto una scorpacciata!
… E la Farinata
Nonostante la pancia piena, non potevo rinunciare ad assaggiare la farinata di Vittorio Caviglia che ha fatto del suo lavoro una vera arte.
I segreti di una farinata perfetta? Ingredienti freschi e forno ben caldo.
Ora sfatiamo un mito (di cui anch’io ne ero convinta): nell’impasto della farinata l’olio non ci va!
Per voi la ricetta della farinata perfetta: 300 g di farina di ceci, 1 litro di acqua, 10 g di sale (riposo almeno 2 ore)… Forno ben caldo, teglia di rame stagnato e voilà!
Beh, la pancia è ormai stracolma, cosa dire di più? Se passate da Recco andate a trovarli e se siete a Torino non può mancare una sosta alla focacceria, non ve ne pentirete!
A malincuore salutiamo questi due grandi uomini, artisti, portatori di grande tradizione e creazione.
4 Comments
Bellissimo post, entrambe buonissime, brava!!
Grazie, sì è davvero buona. è una fortuna avere un posto dove gustarla quando vuoi!
Bel post, Irene!! Mi hai fatto venir voglia di focaccia!! 😀
Grazie Ale! Ma che piacere 🙂
Mi raccomando tienimi informata sulla tua focaccia, ho una voglia di assaggiarla!