“Pan padovan, vini visentini, tripe trevisane e done veneziane” (proverbio)
Pensando al Veneto subito mi sembra di sentire i sentori dei loro vini rossi, i sapori rustici dei bigoli con ragù d’anatra o d’oca o coniglio… Una regione che ha tanto da offrire e che conosco ancora troppo poco. Quindi colgo subito l’occasione di assaggiare e cimentarmi in cucina avendo l’occasione di espandere le mie conoscenze enogastronomiche.
Quest’occasione si chiama TALENT FOR FOOD: il primo food contest in Italia dedicato alle eccellenze della filiera agroalimentare della Cucina Veneta, ideato e organizzato da Assindustria Venetocentro e Aifb – associazione italiana food blogger, con l’obbiettivo principale di promuovere la conoscenza del territorio veneto dando visibilità alle specialità locali.
In tutto 40 foodblogger hanno colto quest’occasione imperdibile!
Ecco le mie scelte….
Gli ingredienti scelti per le mie Tajadele
Wildbacher di Col Sandago di Case Bianche, vitigno originario d’Austria, si arricchisce delle morbide sfumature della collina trevigiana. I profumi di frutti di bosco e more, di fiori di campo ed erbe aromatiche si combinano perfettamente con i nobili sentori della sua radice mitteleuropea. A dispetto del suo nome austero, si fa vitale, più in-cline al convivio, all’incontro. È un vino insieme solenne e da compagnia, che ama le buone letture e gli amici cordiali.
Farina di farro spelta di Molino Rachello proveniente dalla macinazione di cereali da agricoltura biologica, anche da filiere controllate e certificate. È una farina aromatica ed equilibrata, ricca di nutrienti essenziali e vitamine, caratterizzata da un glutine meno tenace e più digeribile. Formulata per tutti gli usi professionali, in panificazione richiede tempi di lievitazione medio-brevi di 4/6 ore.
La Farina tipo “00” 100% Grano Italiano di Molino Rossetto è ottenuta dalla macinazione del grano tenero e dal successivo abburattamento, ovvero la percentuale di farina estratta dal chicco. È caratterizzata da un contenuto di ceneri basso e da una presenza di fibra vegetale inferiore alla farina di grano tenero tipo “0”. Ideale per ogni ricetta, dalla pasta fresca ai dolci da forno, come suggeriscono le due semplici ricette presenti onpack, una dolce e una salata. La forza è 160-200.
Funghi porcini trifolati Delis di taglio medio/piccolo, molto delicati e cremosi adatti per arricchire primi e secondi di carne.
Cipolle bianche di Margherita di Savoia IGP in agrodolce Questa cipolla si caratterizza per gusto dolce e decisa croccantezza. La semina avviene nei semenzai tra fine Agosto e inizio Settembre, mentre le piantine vengono trapiantate manualmente nel periodo compreso tra Novembre e Febbraio, per giungere a maturazione e quindi a raccolta nei mesi di fine Aprile, Maggio, Giugno e Luglio.
La ricetta delle mie Tajadele di farro al ragù ricco di coniglio, funghi porcini e cipolline
Un Primo piatto con le Tajadele di farro e il coniglio come protagonisti, molto ricco e dai sapori rustici esaltato dal WILDBACHER DI COL SANDAGO che, grazie ai suoi sentori di frutti di bosco, ben si sposa con il coniglio e i funghi.
Ingredienti per 2 persone:
Per la pasta
- 100 g di farina 00
- 100 g di farina di farro
- 1 uovo e 1 tuorlo (uova medie)
- 1/4 di bicchiere di vino rosso
- Farina 00 q.b. per la stesura della pasta
Per il ragù
- 1/2 coniglio
- 50 g di cipolla
- 30 g di carota
- 30 g di sedano
- 2 – 3 foglie di alloro
- Brodo di coniglio q.b. *
- 100 g di funghi porcini trifolati
- 100 g di cipolline
- Vino rosso q.b.
- Sale e pepe q.b.
- Olio evo q.b.
Preparazione
Per la pasta
In una ciotola, mescolate bene le due farine e versatele su una spianatoia formando una fontana. Al centro, mettete l’uovo intero, il tuorlo e il vino rosso. Amalgamate bene e lavorate l’impasto fin quando sarà ben liscio. Coprite con un canovaccio e lasciate riposare per circa 30 minuti (che potete dedicare alla preparazione iniziale del ragù).
Trascorso il tempo di riposo, stendete la pasta con l’aiuto della Nonna Papera (come spessore sono arrivata alla misura 2) e poi tagliate le tajadele a coltello. Adagiatele su un canovaccio cosparso di farina 00.
Per il ragù
Lavate bene il coniglio e disossatelo. Tagliate la polpa a cubetti.
* In una pentola, mettete le ossa del coniglio, mezza cipolla, 1 carota piccola e 1 costa di sedano e ricoprite d’acqua. Mettete sul fuoco e aggiungete del sale grosso. Fate cuocere almeno 40 minuti e poi filtratelo.
Tritate lo scalogno, la carota e il sedano per formare un mirrepoix. In un tegame, fate rosolare bene il mirrepoix e l’alloro e in seguito unite anche la polpa di coniglio. Rosolate molto bene e sfumate con il vino rosso. Portate avanti la cottura, aggiungendo, quando necessario, del brodo. Regolate di sale e pepe. Verso fine cottura, unite e amalgamate bene anche i funghi porcini e le cipolline. Cuocete ancora per circa 10 minuti.
Cuocete le tajadele in abbondante acqua bollente salata. Poiché si tratta di pasta fresca, basteranno pochi minuti. Con una pinza, scolate delicatamente le tagliatelle e versatele in padella, mantecatene e servite…
… “Stuzzichevole”!
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