Quattro Blind Box segrete, 4 prodotti favolosi della linea Snello Rovagnati (che mi stanno salvando la dieta!), quattro foodblogger tesissime ma tenaci, un piatto da creare in 50 minuti, una giuria d’eccezione presenziata dallo Chef stellato Davide Scabin, una presentatrice d’eccezione Alessia Passatordi e tanti amici e amiche ad assistere all’ultima sfida di Snello Rovagnati: queste le coordinate dell’evento.
Sul sito potete trovare, foto, ricette, profili e video gallery dell’evento QUI.
Le mie bravissime colleghe, Lina d’Amborsio, Arianna Vianelli e Serena Oliva hanno raccontato bene ciò che è accaduto, ma vorrei dare un punto di vista diverso…
Ecco la crono-storia di una foodblogger alla sua prima sfida, piena di paure ma con la voglia di fare bene: cosa è successo il 6 marzo 2014 a Milano e cosa ho vinto grazie alla mia anima Foodie…
Siamo pronte per la sfida, ma diamoci coraggio con un bel boccale!
Visione dell’attrezzatura… Odio le piastre ad induzione, primo ostacolo.
Vi faccio tutti a fettine, l’urlo del guerriero prima della battaglia.
L’attesa indebolisce la tenacia e aumenta la stanchezza… Grazie alla mia amica e fotografa non ho mollato!
Si inizia, mamma che paura! Tremo e devo anche pensare a cosa dire per presentarmi, aiuto ultimo neurone ancora calmo!
La mia Blind Box è rossa, ok. Ho la Bresaola Rovagnati che speravo, ok. Spinacino, noci, mela, ok. I topinambur? Cosa?? E ora?
Funzioni cerebrali piatte, paura attiva, adrenalina a mille! Dai ce la faccio: con sti’ tuberi una bella crema.
Senti planetaria, non ti ci mettere pure tu… Aaaargh, ah ok ce l’ho fatta. Mamma la fretta davvero non aiuta.
Spiegazione del piatto e dentro di me pensavo: “Lasciatemi cucinare, ho frettaaaa!” Poveri loro facevano solo il loro lavoro (bravissimi Alessia e Emanuele).
Ed a un ceto punto, senti dire “mancano otto minuti, solo otto minuti!”. In quel momento vorresti morire, ma la voglia di farcela è più forte e con la gocciolina di sudore che riga le tempie ce la fai: il mio Fiore d’Inverno con cantucci salati, Bresaola Rovagnati, crema di topinambur e insalata di spinacino, mele e noci. Per la ricetta QUI.
Non ho vinto il premio, ma ho vinto qualcosa di meglio: una fortissima soddisfazione e autostima. Credo in me stessa e penso di aver fatto un passo in avanti nel mio progetto di vivere per il cibo e per farlo conoscere agli Altri! Non mi sono mai sentita così felice di vivere un’esperienza foodie.
Il momento della rivelazione: svelo del mio limite visivo e mi sento fiera e speciale per aver battuto ancora una volta gli ostacoli della vita.
Grazie a tutti: a Rovagnati e al team di Alessia, Daniela e Florence per l’opportunità, Emanuele Bonati, alla giuria al completo, alle amiche e amici trovate/i.
I cantucci non sono venuti perfetti, ma la foto con Chef Scabin è il ricordo più bello. Grazie Chef, lei è davvero un grande uomo!
La vostra Stuzzichina
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